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Buon 85° compleanno

Nel 2012 la Mille Miglia ha compiuto 85 anni ed è stata rievocata per la trentesima volta. L’omaggio di ACI Brescia ai quattro fondatori

1927 – 2012: COMUNICATO automobile club BRESCIA
Otto di mattina del 26 marzo 1927: con la partenza dell’Isotta Fraschini di Aymo Maggi e Bindo Maserati, prende vita la leggenda della Freccia Rossa.
A trionfare sono Nando Minoja e Giuseppe Morandi, piloti della fabbrica di casa, la O.M., Officine Meccaniche. Gastone Brilli Peri, favorito con la sua Alfa Romeo RLSS, si era ritirato a Perugia. Al secondo e al terzo posto ci sono altre due O.M., per un tripudio tutto bresciano. Si è corso allo spasimo, tra scrosci di pioggia, banchi di nebbia e turbini di polvere delle strade non asfaltate.
Alle 6:02 del mattino del 27 marzo, ora d’arrivo dei vincitori, in viale Venezia ci sono solo gli addetti ai lavori: nessuno riteneva possibile percorrere 1600 km in ventuno ore.
I giornali titolano che una nuova era, quella di una libertà fino allora sconosciuta, si è aperta; Ada Negri, scrive sul Secolo XX: «… nel veicolo nostro, obbediente a noi soltanto, che ci conduce soltanto dove il nostro capriccio vuole, il bisogno di libertà che è in noi diviene certezza di libertà, senso di plenitudine, d’evasione, di possesso dello spazio e del tempo, che trascende il limite umano».
Nel 2012, la Mille Miglia compie ottantacinque anni e viene rievocata per la trentesima volta. La ricorrenza dell’ottantacinquesimo compleanno della Mille Miglia è stata ricordata da Aldo Bonomi, Presidente dell’Automobile Club di Brescia, sabato, durante il direttivo del Club Mille Miglia Franco Mazzotti, del quale il Presidente di ACI Brescia è presidente onorario di diritto, sin dal 1949.

«Forse nessuno, nel 1927, avrebbe mai supposto che, seppur con una formula diversa, la creatura di “quattro romantici” avrebbe saputo sfidare il tempo, la moda ed i costumi, rinascendo per assurgere a nuova gloria.
È straordinario – ha commentato Bonomi – constatare che il destino ci abbia affidato un patrimonio di tale inestimabile portata e, allo stesso tempo, considerare che su tutti noi grava la responsabilità di continuare a far vivere una leggenda.
A ottantacinque anni di distanza, il nostro pensiero va a quegli uomini che nel 1927 sono stati dapprima folgorati da un’idea e hanno quindi avuto la capacità di studiare un metodo per renderla praticabile.
Proviamo profonda riconoscenza per Franco Mazzotti, Aymo Maggi, Renzo Castagneto e Giovanni Canestrini, che hanno ideato la nostra corsa; medesima gratitudine la rivolgiamo a chi l’ha fatta rinascere e a chi l’ha condotta fino a oggi: ciascuno di loro, con idee e impegno, ha contribuito a rendere grande la Freccia Rossa».
Giannino Marzotto, vincitore delle Mille Miglia 1950 e 1953 e attuale presidente del Club Mille Miglia, indisposto, ha inviato un messaggio augurale che concludeva così: «Quando si celebra il passato ci si deve chiedere se c’è una ragione. La Mille Miglia è stata l’immagine del progresso, tecnico, sociale ed umano; e noi facciamo bene a celebrarla, perché questa rievocazione del passato aiuta il futuro».